Le terapie e protezione più efficaci
Primavera ed estate fanno rima con belle giornate, week end al mare o in montagna, lunghe passeggiate all’aperto e.. allergie agli occhi. Ebbene sì: le belle stagioni, oltre al bel tempo (e a tutto quello che ne consegue), sono ahinoi foriere anche della sgradevole condizione di allergia, dovuta, soprattutto, ai pollini nell’aria. A soffrirne di più sono, ovviamente, i nostri occhi, che prudono, lacrimano, diventano rossi e non ci permettono di condurre una vita tranquilla, specie se in compagnia di altre persone.
Per capire come gestire le allergie agli occhi abbiamo deciso di scrivere questo articolo: al suo interno potrete trovarci qualche utile spiegazione e molti consigli pratici per una gestione ottimale del problema e per una bella stagione che passi anche dal benessere fisico di ognuno di noi. Iniziamo!
Allergie agli occhi: da cosa sono dovute?
Ma per capire come gestire al meglio le manifestazioni allergiche che colpiscono i nostri occhi è bene fare un passo indietro e capire da cosa le allergie in senso lato siano dovute: ebbene, per la verità si tratta di un processo di difesa che il nostro corpo mette in atto non appena entra in contatto con sostanze estranee o potenzialmente pericolose quali gli allergeni. Nostra principale difesa sono, infatti, gli anticorpi che, in quell’occasione, su pelle e mucose, rilasciano diversi ormoni tissutali tra cui, soprattutto, l’istamina: è lei la responsabile di molte delle reazioni allergiche del nostro corpo, quali prurito, respiro corto e maggiore dilatazione dei vasi sanguigni.
Un discorso di questo tipo vale soprattutto per i nostri occhi: qui, infatti, la congiuntiva e la membrana mucosa reagiscono immediatamente alla sostanza estranea, dilatando i vasi sanguigni e manifestando così i sintomi più noti, quali naso gocciolante, gonfiore o arrossamento e, soprattutto, lacrimazione. Già, le lacrime: ma perché “piangiamo”? Il motivo è molto semplice: attraverso le lacrime, infatti, espelliamo l’allergene dagli occhi, alleviando così lentamente i sintomi.
L’allergene in questione è, specie nella bella stagione, il polline, come abbiamo già avuto modo di accennare, ma non è certo l’unico a torturare i nostri occhi nel corso dell’anno. A lui, infatti, si aggiungono anche pelo animale, acari della polvere, spore fungine, veleni d’insetto o intolleranza a determinate categorie di alimenti, come il glutammato. Fondamentale è, in questi casi, scoprirne l’esatta causa, sottoponendosi a diversi test presso dermatologi o allergologi: uno di questi è il prick test, utilizzato principalmente per accertare la presenza di un’allergia al polline, mentre il patch test viene impiegato principalmente per rilevare allergie da contatto.
Usa gli occhiali giusti
Specie durante la stagione della febbre da fieno, l’uso degli occhiali (siano essi da vista o da sole) rappresenta una vera e propria protezione per gli occhi irritati. Naturalmente bisognerà puntare su modelli avvolgenti o su montature con astine larghe che facciano sia da filtro tra gli occhi e i possibili allergeni sia da protezione per occhi sensibili dalla forte illuminazione e dagli spifferi.
E le lenti a contatto? Di certo, chi indossa lenti a contatto morbide si trova in una condizione di svantaggio rispetto al problema. I colliri antiallergici, ottimi prodotti per alleviare i sintomi di questa allergia, sono infatti mal tollerati da chi indossa lenti a contatto morbide, dai pori più ampi rispetto a quelle dure: i colliri si depositano in questi pori, dissolvendo parte del materiale delle lenti e causando, così, un’ulteriore irritazione della congiuntiva e della cornea. Una buona alternativa? Gli occhiali avvolgenti di cui abbiamo accennato sopra o le lenti monouso giornaliere.
Rivolgiti a un medico
Come abbiamo già avuto modo di accennare, è necessario conoscere la causa dell’allergia per trattarla con una immunoterapia specifica, nota anche come iposensibilizzazione o desensibilizzazione: si va dunque dall’assunzione di stabilizzatori dei mastociti o farmaci conosciuti come antistaminici anti-H1 agli speciali farmaci antiallergici in forma di collirio o di spray nasale o, ancora, agli antistaminici anti-H1 altamente selettivi: per la loro prescrizione e somministrazione è tuttavia bene rivolgersi a un medico che sappia indirizzare verso la scelta migliore per un trattamento ottimale.